sabato 20 febbraio 2016

Zermatt, il paese delle fiabe

Da anni avevo voglia di andare a Zermatt, le mie cugine svizzere infatti ne hanno sempre parlato bene e così, complice un week end lungo senza impegni lavorativi, io e mio marito abbiamo deciso di scoprire questo paese nel Vallese, ai piedi del Cervino sul versante Svizzero.
I chilometri non mi hanno mai spaventata ma, se sulla carta gli oltre 500 km appaiono percorribili in un tempo non troppo lungo, nella dura realtà il passo del Sempione, con la neve fresca caduta nella notte, ha ritardato un po' l'arrivo a Tasch, il paese capolinea per tutti i veicoli a motore, raggiunto in circa 6 ore di viaggio.
 
Una foto scattata durante il tragitto sul passo del Sempione che collega l'Italia alla Svizzera passando da Domodossola a Brig.
 
 
L'aspetto sorprendente di Zermatt è quello di essere un paese esclusivamente pedonale e per raggiungerlo gli svizzeri si sono inventati la linea ferroviaria di collegamento, efficientissima ovviamente come tutto in questo stato, pertanto arrivati a Tasch ci attende un enorme parcheggio multipiano ed al livello zero ogni 15 minuti partono i treni per Zermatt in perfetto orario.
 
In viaggio verso Zermatt con il treno di collegamento da Tasch
 
 
 
Tutto perfetto, cielo limpido, temperatura frizzantina e in circa 10 minuti arriviamo alla stazione di Zermatt. Qui, all'esterno ci aspetta il piccolo veicolo elettrico mandato dal nostro Hotel a prenderci.
 
Inutile direi che la felicità sta a mille, lo dicono i nostri volti, sento già che sarà un week end da favola.
Il primo pomeriggio trascorre con un'escursione favolosa al Gornergrat, nella regione del Monte Rosa dove possiamo dunque salire sul treno a cremagliera caratteristico la cui ferrovia fu inaugurata nel 1898 per raggiungere i 3089 metri di altitudine; per tal motivo questa linea è la ferrovia più alta d'Europa dopo il Jungfrau. Anche se i biglietti per raggiungere queste altitudini sono sempre piuttosto cari, quello che vedrete vi lascerà a bocca aperta e ne varrà sempre la pena. 
 
Appena scesi dal treno ai nostri occhi si apre un panorama mozzafiato che spazia dal Cervino a Monte Rosa con il Ghiacciaio del Gorner.
 
 

Un panorama di una bellezza che stordisce e ti toglie il fiato
 

Finalmente il Cervino dal vivo e non solo sulla confezione del Toblerone!
Dal versante svizzero il Cervino ha un profilo elegantissimo, riconoscibile fra mille montagne.

 

Davanti a noi il Kulmhotel con osservatorio e ristorante aperto al pubblico; di fornte lo scenario naturale splendido delle Alpi.

<3 Love Love Love
 
 
  Una foto scattata sulla pista che scende a valle verso le tappe intermedie della ferrovia del Gornergrat fino ad arrivare a Zermatt.

Il treno che colora questo scenario bianco delle Alpi è davvero scenografico, 
un paesaggio magico.
 
Prima di rientrare in hotel facciamo una passeggiata
lungo la via principale del paese.


L'esterno del Grand Hotel Zermatterhof con bancone di ghiaccio per gli aperitivi all'esterno.

 
Le abitazioni tipiche nel quartiere antico di Zermatt

 
Il cocchiere ed il suo cavallo, solo nelle favole esiste ancora tutto ciò e qui invece è realtà quotidiana.
 
Dopo una sauna e un bagno turco in hotel usciamo perché la cucina interna aveva molti piatti italiani e sinceramente all'estero per me è  buona norma  magiare tipico locale per poter assaporare nuovi piatti e conoscere le tradizioni del posto. Con una breve passeggiata scegliamo il ristorante Du Pont, caratteristico con interno in legno, camerieri che parlano tutte le lingue possibili e un menu tradizionale vallese con la classica raclette, fondute per tutti i gusti e vari sformati di patate  detti "roti". Le calorie non mancano in questi piatti che sono sempre a base di formaggio, ma è impossibile resistere e poi in montagna si può sgarrare perché durante il giorno si consumano un sacco di energie e quindi non ci si sente nemmeno in colpa :)
 
 
L'indomani, contrariamente alle previsioni annunciate, la giornata è splendida e quindi non ci resta che salire sulla funivia più alta d'Europa che ci condurrà al Metterhorn Glacier Paradise fino a 3883 metri.
Considerate che si parte da 1620 m da Zermatt ed in 40 minuti circa si arriva in cima e sono stati i 100 franchi svizzeri spesi meglio.
A proposito, non occorre portare con se franchi svizzeri, accettano benissimo anche l'euro che ora vale circa lo stesso che un franco, in alternativa con la carta di credito pagate qualsiasi cosa.

Io devo ammettere non ero mai stata a questa altitudine così importante e nonostante la bella giornata, un vento gelido sferzava l'aria alla temperatura di -11 gradi...davvero da brivido. 
Un breve percorso ci conduce all'ascensore che ti "spara" ancora più in alto, pare di stare sul tetto del mondo in una piattaforma all'aperto che spazia a 360 gradi su 38 vette da 4000 metri e 14 ghiacciai delle alpi svizzere, italiane e francesi.
Io, un po' per dovere di cronaca, un po' per la commozione davanti a tanta bellezza naturale, sono stata all'aperto troppo tempo e le mie mani scoperte, impegnate ad usare il telefono, stavano andando in ipotermia tanto più che ho impiegato 20 minuti per riprendermi e "riprendere" la sensibilità del tatto.

Un mare di ghiaccio di fronte a me, a sinistra si vede l'area della pista sci tracciata e servita da skylift. A questa altezza, guardando questo panorama infinito mi è scesa una lacrima di commozione, troppo bello stare quassù.


 
 
 
Dopo aver girato questo ultimo filmato sono rientrata all'interno e come una sopravvissuta, mi sono dovuta sedere per la fatica . Il ristorante panoramico, con il suo tepore , le sue vetrate in affaccio sul ghiacciaio e qualcosa di caldo mi hanno rimesso in sesto.
 


 
Altro punto di merito di questa meravigliosa piattaforma panoramica è la possibilità di accedere al palazzo di ghiaccio; tramite un ascensore ed un piccolo percorso a piedi si scende di 15 metri sotto la superficie del ghiacciaio per raggiungere un palazzo fiabesco situato sotto una coltre di ghiaccio perenne. Si passeggia in un crepaccio del ghiacciaio oppure ci si accomoda su una panchina di ghiaccio rivestita con morbida pelliccia.
 





 

Ecco la Regina del Palazzo!
 

 




 Rientro in paese, che meraviglia Zermatt






 Roti al prosciutto, gustosissimo!!!

 Eccomi in tenuta da montagna! Borsa di Sara Battaglia e boots in pelliccia Oscar.



Il mattino prima di rientrare mi sono fatta una bella camminata di 4 ore, solo io e la montagna, poi un saluto e più che altro un arrivederci a questo splendido paese in cui sicuramente farò nuovamente tappa in futuro.
 
 
 La carrozza dell'Hotel Mont Cervin Palace...davvero da fiaba.

 Con il nostro taxi elettrico rientriamo alla stazione di Zermatt per un lungo viaggio verso l'Italia.
Arrivederci Zermatt!

 

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