lunedì 30 maggio 2016

Il carretto siciliano reinventato da Dolce e Gabbana nella collezione #ItaliaIsLove

 
 
Crediti Immagine: Workshop Franco Bertolino, artist painter of traditional sicilian cart. Palerme (palermo). Sicily. Italy. - MONDADORI PORTFOLIO/AGE
 
Il carretto siciliano è uno dei simboli più noti dell’iconografia folkloristica siciliana che nasce inizialmente come mezzo di trasporto per poi mutare in un simbolo culturale. Nei suoi componenti di struttura, soprattutto tramite decorazioni pittoriche, venivano raffigurati momenti di storia dell'isola, immagini sacre o simboli popolani che dunque diventavano parte rappresentativa del carretto stesso che a sua volta costituiva un' opera d'arte itinerante.

La pittura raffigurata nei carretti non aveva una prospettiva ma era di tipo bidimensionale con colori molto accesi senza sfumature . Oltre al pittore era fondamentale anche il ruolo dell'intagliatore di legno che creava dettagli in basso rilievo che poi venivano dipinti creando vere e proprie opere di notevole bellezza.
Oggi la tradizione del "carretto"  in Sicilia esiste ancora perché viene tramandata di padre in figlio, tuttavia l'uso del carretto non è più quello che nei primi anni dell'800 lo vide come mezzo di trasporto merci  ma è divenuto nel tempo simbolo del folklore paesano e durante alcune feste esiste ancora la tradizione della sfilata di questi carri  che sono divenuti testimonianza di usi e artigianato locale che rischiano di perdersi nelle nuove generazioni.

 
 Crediti Immagine: Carretto siciliano con cavallo. Palermo 1961 - Mario De Biasi per Mondadori Portfolio-
italy, Sicily, Ravanusa, Ferragosto festival every 15 august assumption Mary day, wheel of traditional sicilian cart - MONDADORI PORTFOLIO/AGE
 

Ritengo che per tante persone  non isolane, il carretto non fosse troppo noto fino a quando i due stilisti siciliani Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno deciso di reinventalo nei loro abiti e accessori e creare un'intera collezione dedicata al tema del carretto siciliano "u carrettu" appunto.
 
Io, immediatamente rapita dai colori vivaci della collezione  ne sono stata attirata verso l'acquisto per il significato che evocano e che cercano di riportare alla memoria ovvero una tradizione che non deve scomparire.
 
Il primo accessorio che ha catturato la mia attenzione è stata la borsa, un vero must da sfoggiare dalla primavera per tutta la stagione estiva con colori brillanti e la sua grinta data dalla tracolla a catena dorata.
Io ho scelto il modello Rosalia della foto.
 
 
 
In alternativa il secondo modello che adoro è Rosaria , borsa illustrata sotto e decorata sempre da ambo i lati, con chiusura a lucchetto dorato.
 
 
 
 
Domenico e Stefano non si sono limitati alle borse ma hanno creato dei sandali che sono qualcosa di spettacolare, li puoi indossare ed essere la protagonista . Qui sotto riporto i due modelli su cui ero indecisa... uno rosso con pon pon e uno blu con pietre swarovski e preziosi:  alla fine ho optato per il modello blu che abbinato con la borsa Rosalia sopra, crea un'ottima armonia cromatica.

 
 
La mia scelta: il sandalo BLU
con decorazioni stile "carretto siciliano"
Dolce  e Gabbana.
     
Qui sopra io in total look Dolce e Gabbana
#Carretto #Italiaislove #sicilymylove
Indosso il sandalo, la borsa Rosalia e la gonna della medesima collezione.
 
Ho già fatto un altro acquisto ma ve lo svelerò solo nel prossimo post in occasione di un nuovo viaggio quindi ...stay tuned!!!
 

domenica 29 maggio 2016

Nuovamente al Regio di Parma per un altro Bolletour


 Per il secondo anno Roberto Bolle porta i suoi friends internazionali al Teatro Regio di Parma e io, che non vedevo Roberto dalla prima de "Il giardino degli amanti" di aprile,  ho preso forse gli ultimi due biglietti disponibili, uno per me e  uno per mia figlia presa dal raptus astinenziale.
I bolletour hanno sempre qualche balletto che si ripropone sia tra una tappa e l'altra ma anche a distanza di anni, e dunque per me che seguo Roberto così di frequente,  è difficile trovare novità fra i balletti proposti, tuttavia rimango dell'idea che non ci si abitua mai a tanta bellezza che traspare dai movimenti, la leggiadria, le emozioni diffuse che catturano sempre ogni volta come per la prima, l'attenzione e rapiscono il cuore di chi sa apprezzare tutto ciò. Ecco perché ogni volta non riesco a rinunciare a questa occasione che mi ricarica di energia positiva.
 
Locandina dell'evento di cui Acqua di Parma
è sponsor ufficiale e festeggia il centenario .
 
 
Io per la serata scelgo un abito di Pinko in tessuto elegante in duchesse, un abito della nuova collezione che già lo scorso anno avevo acquistato in altra fantasia ma medesima linea e che mi fa sentire molto dama per la serata. Nonostante la mia amica Eleonora mi sconsigli il cappellino vezzoso, io tenace lo indosso e scherzo davanti alla camera del cellulare quando mia figlia mi scatta le prime foto prima di uscire dall'Hotel Torino che è a pochi passi dal Regio. 
Per le scarpe uso la linea RainbowLace di Dolce e Gabbana nel tono avorio. Come borsa uso la pochette di Anteprima realizzata a mano con lavoro ai ferri in fili di pvc argento. Cappellino avorio e gioielli Swarovski.

Visto il centenario di Acqua di Parma, non potevo non mettere due gocce di Rosa Nobile, una delle tante essenze che periodicamente ricompro perché la sento mia. 

 
Raggiungo la scalinata del Teatro Regio e grazie a mia figlia ho tante foto ricordo della bella serata.


Lo spettacolo inizia con l'apertura di Roberto Bolle in Prototype, un must creato per Roberto dal coreografo Massimiliano Volpini che mi piace sempre ogni volta perché unisce la danza alle nuove tecnologie digitali e quindi anche il pubblico meno "classico" noto che apprezza la performance con grande slancio.
 
Segue " Cello Suite " in cui vediamo Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, due promesse della Scala che oltre a fare coppia sul palco, lo sono anche nella realtà e per questo motivo noto come ci sia intensità nella loro esibizione e raggiungano una armonia ineguagliabile.
 
In Delibes Suite emergono Anna Tsygankova e Mattew Golding che strabiliano il pubblico ancora una volta come già lo avevano incantato sempre in coppia anche a Pompei lo scorso anno a luglio.
 
Ballet 101 con Hander Paris,già visto a Bologna a marzo è davvero spettacolare ed emerge tutta la fantasia del coreografo Eric Gauthier nel saper inventare dalle 5 posizioni base, una lunga coreografia con la sua voce fuori campo che allena il ballerino ad un ritmo sempre più incalzante e la domanda è: ma come avrà mai fatto a ricordare tutte quelle posizioni Xander??? Davvero bravissimo.
 
La morte del cigno vede Elena Vostrotina in un ruolo che per me appartiene ad un'unica grande ballerina che per me è Svetlana Zakharova che nasce cigno per la sua maestria nel muovere le braccia ad un ritmo ed eleganza che nessun altro sa fare e che pertanto per me è sempre metro di paragone per le successive repliche. Brava la Vostrotina ma ripeto per me Svetlana in tale ruolo non ha rivali.
 
Il primo atto si conclude con Romeo e Giulietta che vede Roberto Bolle nel ruolo di Romeo e Melissa Hamilton in Giulietta. Sono solo pochi minuti quelli che precedono il bacio dei due giovani amanti e l'intesa fra i due in questo ruolo è magnifica .Melissa mi piace, è precisa e leggiadra per il suo esile corpo che nelle mani di Romeo-Roberto è mosso da eterna passione.
 
Il secondo atto si apre nuovamente con la Vostrotina che insieme a Dmitry Semionov balla il Grand pas Classique, ma devo ammettere che non vedo l'ora che finisca nonostante la loro bravura perché so che in scaletta si succederà Da Proust , ou les intermittences du coeur, ispirato a "La Recherche du Temps perdu" di Marcel Proust  la cui coreografia del quadro "Le combat des anges" è del grande Roland Petit e vede un angelico Timofej nei panni di St. Loup e un conturbante Morel per Roberto.
 
Questo brano, già visto danzare alcuni mesi fa a Bologna sempre da Roberto Bolle e Timofej Andrijashenko, mi entusiasma, è veramente eccellente la sequenza dei passi, la precisione dei movimenti che i due riescono a mettere in scena, riesco anche a rubare qualche foto e un piccolo video...
 

 

 
A seguire il Don Chisciotte con Anna Tsygankva e Mattew Golding, Concerto con Melissa Hamilton e Hander Paris per finire con Swing che vede in pista Nicoletta Manni e Roberto Bolle, applauditissimi in questo brano che ha visto la sua anteprima sempre al bolletour di Bologna a marzo e sulle note di Dean Martin vede un Roberto che corteggia a modo suo la sua amata Nicoletta in un primo tempo nel pas de deux iniziale e poi in un assolo di Roberto in cui  Nicoletta rimane seduta al margine del palco a godersi le avances dell'amante mentre lui fa di tutto per catturare la sua attenzione. Simpatico il finale in cui lei gli salta sulle spalle ed insieme escono di scena.
 
 
 
 
Arrivati agli applausi finali, al momento di far uscire Roberto per i saluti, lui ci ha stupito ancora una volta con un'ultima esibizione in "We Will Rock You" dei Queen che già aveva proposto in anteprima al Festival di San Remo e replicato al Bolletour Bolognese e che conclude degnamente una serata strepitosa, sotto gli applausi copiosi e la pioggia di fiori che cade dalle balconate così romantica e appropriata per la magia regalata da tutti friends. 
 
 
  Roberto Bolle e i suoi friends ai saluti finali travolti
dal calore del pubblico parmense
 
 
Insieme a mia figlia e alle altre amiche #ledivine, attendiamo Roberto per gli autografi. Purtroppo non ci sarà possibile salutare gli altri friends perché solo per Roberto viene allestito un banchetto quindi intuiamo che gli altri usciranno indisturbati dall'uscita laterale del teatro mentre tutta la ressa è qui nel foyer. Mi sarebbe piaciuto salutare Nicoletta e Timofej, peccato! speriamo alla prossima occasione.

 
Roberto concede a mia figlia anche una foto e lei, dopo la letterina scritta nel pomeriggio da allegare ai fiori,  è alle stelle perché sa che ha letto quanto scritto! Roberto ha sempre un attenzione per tutti i suoi fans e anche se il tempo è limitatissimo, riusciamo quindi a salutarlo e a complimentarci con lui. Ora toccherà aspettare luglio per rivederlo ma in fondo ci attendono un sacco di tappe interessanti e lo seguirò anche in Spagna quindi il #viaggionellabellezza continua...
 
La serata si è ben conclusa, non ci resta che scattare un'ultima foto davanti al teatro e poi andare a bere qualcosa in un bar del centro per scambiarci le impressioni sullo spettacolo e postare le prime foto sullo spettacolo sui vari social.
 
Io, Cristina, Monica, Eleonora e Laura, 
 amiche della danza accomunate da una passione per il balletto #ledivine

A Roma per il bacio più lungo...in LE PARC


E' giovedì e mi fissano una docenza a Roma per la settimana successiva, controllo l'agenda e sono libera ma ciò che mi scatta subito in mente è l'ultima recita di LE PARC, fissata proprio per l'11 maggio al Teatro dell'Opera di Roma a cui avevo già fatto un pensiero ma che visto gli innumerevoli impegni del periodo avevo lasciato in stand by.
Come dico io, sono segnali che non si possono lasciare correre e quindi la sequenza è rapida; mi precipito sul sito del teatro e con stupore  trovo ancora posto in seconda fila centrale, in fondo il boom ci sarà  la domenica in occasione della festa della mamma e anche a Roma il mercoledì sera evidentemente in pochi sceglieranno il teatro. Per me invece è un'ottima occasione e felice attendo la giornata della recita.

 Prima di andare a teatro acquisto dei fiori per Eleonora  Abbagnato e scatto una foto in ascensore!

 
Davanti al teatro in attesa della mia amica inganno il tempo con altre foto.
Per l'occasione indosso un abito nero, elegante nella sua semplicità con doppia gonna e fiocco centrale che abbraccia il punto vita. Una pochette Braccialini , saldalo Dolce e Gabbana, decorazione al collo in petali di pelle rossa e gioielli Swarovski.

 
 Il teatro dell'Opera di Roma nella sua maestosità.



 
Io e Marina prima del balletto.

Da tempo sentivo parlare di questo capolavoro su coreografia di Angelin Preljocaj e musica di Mozart in cui il coreografo sapientemente rivisita l'arte di amare del XVII e XVIII secolo . I 140 minuti di spettacolo si aprono con una passeggiata in un giardino francese in cui 4 giardinieri sono testimoni dell'incontro morigerato fra un timido giovane e una dama in cerca di stimoli eccitanti. Si susseguono danze e giochi all'aperto che coinvolgono un gruppo di uomini e donne che si osservano, si sfidano, e giocano a conquistarsi con gesti di seduzione e capricci mondani.

Nei tre atti Le Parc percorre un itinerario che può seguire qualsiasi donna presa dalla passione che inizialmente si diverte e gioca nel ruolo a due, che poi si difende all'affacciarsi di un tenero sentimento , resistendo accanitamente poi, in modo sempre più debole, e infine abbandonandosi .
Ogni dettaglio nell'epoca in cui viene a rappresentarsi la scena ha significato; il colore di un fiore sfoggiato sul corpetto dell'amata, un breve sguardo furtivamente carpito, risuona quanto un sasso lanciato in fondo ad un pozzo e nulla è lasciato al caso.



Primo atto, il giardino in cui uomini e donne si sfidano e giocano a conquistarsi.
 


Nel secondo atto, rispetto al primo in cui i corpi nemmeno si sfiorano, cominciano a toccarsi, abbozzano uno stesso passo e finiscono con dei portés da cui irradia un piacere condiviso.
 
Eleonora Abbagnato, che già in passato avevo avuto modo di conoscere artisticamente, è davvero notevole, una dea leggiadra, impeccabile che si lascia travolgere man mano dall'amore per il giovane interpretato da Stephane Bullion, étoile dell'Opera di Parigi.





Nel terzo atto la coppia è ormai formata e l'intimità diventa una vera fusione. L'abbandono dell'ultima resistenza dà luogo ad un conclusivo pas de deux di estrema delicatezza in cui gli amanti si scambiano un lungo bacio, il più lungo della storia del balletto  mentre i corpi girano vorticosamente in una comunione totale.



Il bacio più lungo - LE PARC



Eleonora Abbagnato e Stephane Bullion ai saluti finali sotto gli applausi scroscianti del pubblico.


All'uscita artisti io e la mia amica Marina, attendiamo Eleonora e Stephane che non si fanno attendere troppo. Eleonora è sempre disponibile e trovo che sia una donna fantastica per quello che negli anni è riuscita a realizzare non solo artisticamente ma anche nella vita privata. Una vita di tanti successi fin da giovanissima e una famiglia splendida che spesso la segue durante gli spettacoli .

 Io ed Eleonora che si presta per questa foto e un autografo!
Poche donne come lei riuniscono la bellezza, la bravura e la gentilezza.
 
 
 
Prima di lasciare Roma...
...una tappa doverosa alla fontana di Trevi perché lo scorso anno era  in restauro e non mi fu possibile godere appieno della sua maestosità. Vi consiglio poi di fare una passeggiata lungo la via Margutta, in pieno centro dietro a Piazza di Spagna, una via divenuta celebre dopo il film Vacanze Romane, che diventa residenza di personaggi noti come il regista Federico Fellini e le attrici Giulietta Masina e Anna Magnani e il pittore Giorgio De Chirico.
 Uno scorcio di Via Margutta, una passeggiata in mezzo al verde, all'odore dei gelsomini e glicini e alla memoria di quanti personaggi illustri  hanno calcato questi ciottoli
Una targa commemorativa dedicata a Giulietta Masina e Federico Fellini che vissero al civico 110/113 di via Margutta.