Parigi. E' maggio e sotto il porticato
di Place des Vosges vengo attirata da alcune fragranze poste di fronte al laboratorio del maitre parfumer Christian Louis. Le provo
un po' tutte sui talloncini di carta poi una mi colpisce in modo particolare,
si chiama "Un jour a Biarritz", riconosco la rosa, il bergamotto, la vaniglia ed il muschio bianco. La mia amica Anna mi scoraggia e così esco dubbiosa ma al mio rientro in Italia, ritrovando il cartoncino della fragranza in una tasca del beauty, non
potrò fare a meno di ricorrere all'acquisto on line ❤️
Di lì a breve comincio a fare ricerca ...
Cosa si fa a Biarritz ? Potrei andare a Biarritz? Neanche me ne accorgo
ma già l'indomani ho programmato una vacanza che farà tappa proprio a Biarritz
...
Dunque così vi ho spiegato come nasce la meta di questa
vacanza che è un tour , un po' contro corrente rispetto alle mete scontate e per nulla originali di questo 2015 che vengono proposte dai media , alla scoperta di luoghi meravigliosi con partenza da Bordeaux e tappe intermedie a Bilbao e Biarritz.
Vista panoramica - Dune du Pilat
Da queste foto è visibile in parte il forte dislivello ...tanta fatica :)
Correre su questa duna da un senso di libertà assoluto , mi sento tornata bambina.
Dopo questa indimenticabile esperienza sulla duna di sabbia più alta d'Europa, nel dipartimento della Gironda, in prossimità del bacino di Arcachon proseguiamo per Bilbao , meta scelta unicamente per visitare e ammirare il museo Guggenheim di F.O. Gehry, per me una vera opera d'arte al di là delle opere esposte al suo interno.
Ricordo che 15 anni fa lo studiavo sui libri di storia dell'arte all'università a Firenze e per me ora poter toccare con mano le lastre in titanio è qualcosa di indescrivibile, una sana sindrome di Stendhal.
L'hotel scelto pertanto è il Melia, a pochi passi dal museo, super confortevole e di grande effetto scenico con la sua hall che mostra ben 40 metri di altezza!
Disegnato dal prestigioso architetto Ricardo Legorreta, il Meliá Bilbao è ispirato all'opera dello scultore basco Eduardo Chillida ed è l'unico hotel a cinque stelle di fronte al Palazzo Euskalduna, al Parco Doña Casilda e al canale Nervión oltre che a pochi minuti dal Museo Guggenheim, dal Museo delle Belle Arti e dalla Torre di Iberdrola.
La sera nonostante il clima non troppo accogliente (17° gradi scarsi) è doveroso fare una bella passeggiata fino al museo per apprezzare le luci di questa città . Una bella foto notturna da Ponte De La Salve, a sinistra il museo Guggenheim e sulla destra Maman, il ragno di 6 metri della designer Louise Bourgeois.
Una bella veduta d'insieme del Museo Guggenheim che si specchia sul fiume Nervion.
Una foto della Hall interna al museo (alta circa 50 metri) che riesce a dare un'idea della struttura . Gehry quando progettava non staccava mai la matita dal foglio e quest'opera del 1997 ne è un tipico esempio; le linee si susseguono fluide e viene sconvolto il concetto di perpendicolarità dei pilastri che qui si torcono come alberi verso l'alto.
L'ingresso al museo è preceduto dall'opera floreale di Jeff Koons, Puppy in tutta la sua maestosità . Il "cucciolo" è un Terrier West Highland di dodici metri con il manto composto da 70.000 fiori. Pazzesco!
Io, all'interno di una sala del museo dedicata ad un'altra opera di Jeff Koons (Balloons Dog).
Proseguendo a piedi lungo il Fiume Nervion si arriva ad un'altra opera d'arte a cielo aperto,il Zubizuri (dall'euskera "ponte bianco"), questa volta di Santiago Calatrava, anche se per noi architetti è superfluo ricordarne il nome perché il suo stile è riconoscibilissimo . Io sono in completa tenuta da turista: jeans, casacca in seta a righe bianco/nero, ballerine Dolce e Gabbana e tracolla Gucci Disco Bag Soho. Da Bilbao, in 160 km siamo a Pamplona , città capitale della regione Navarra, nota per la festa di San Firmino con "l'encierro" la sua corsa dei tori per le vie della città ; nel luglio di quest'anno 4 uomini sono stati incornati dai tori durante questa manifestazione che si tiene ogni anno. Vedendo in tv questa corsa, che immancabilmente i tg italiani propongono, ho sempre avuto un'opinione non positiva su questa "corsa" e visitando la città in fondo questo pensiero non è cambiato perché l'arena che dunque ha un posto di rilievo nella cultura di questa città non è nemmeno visitabile; quindi si arriva a Plaza de Toros e purtroppo si rimane fuori dai cancelli; una città che vive di souvenir ma che non fa conoscere da vicino la storia ...un po' di delusione quindi .
L'ingresso in Arena a Plaza de Toros.
Una serranda sulla via che conduce a Plaza de Toros in stile Guernica Per le strade di Pamplona con basco e sciarpa rossa tipici dei toreri nella corsa di San Firmino. Dopo Pamplona, a 80 km a nord è doveroso fare tappa a San Sebastian (sopra) per le sua spiaggia ed il centro molto vivace e giovane. Da Bilbao si può decidere di andare in spiaggia a San Sebastian (100 km) e sempre con la stessa distanza anche a Santander che possiede una varietà maggiore di spiagge, pulite, sempre ben curate, dove tuttavia l'acqua , nonostante agosto inoltrato è ghiacciata, come quella del percorso Kneipp!!! Quindi ci vuole coraggio :)
Playa del Camello- Santander
Playa de la Magdalena- Santander
La prossima tappa è la tanto attesa Biarritz, vista la premessa, ero carica di aspettative che non sono state affatto deluse. Biarritz è considerata la California d'Europa, un po' per le sue spiagge sterminate, un po' per lo sport del surf, praticato un po' da tutti fin dai primi anni di età. In effetti a Biarritz i giovani son tutti belli, donne e uomini hanno fisici atletici, del resto il nuoto ed il surf plasmano il corpo in maniera tale che non puoi non notarlo. Gli "indigeni" attraversano la strada scalzi con la tavola da surf sotto braccio e con un balzo sono già sulla tavola, una cosa che se non si vede non si può credere. La Grande Plage, la spiaggia in effetti più ampia e maggiormente dotata di servizi. Ce ne sono altre come la Miramar (proseguendo sulla Grande Plage verso il faro), quella sul Porto Vecchio (molto piccola e intima ma nel pomeriggio quando l'oceano sale, si riduce di molto) e la spiaggia della Costa Basca (principalmente adatta ai surfisti perché le onde consumano molto presto la spiaggia asciutta ed è molto più selvaggia e meno attrezzata per i bagnanti comuni). I cinque giorni trascorsi qui a Biarritz sono stati sufficienti per farmene innamorare, ho addirittura apprezzato la tempesta ed il vento forte, tutto ha un fascino particolare quando ti trovi circondato dalla forza dell'Oceano... Gli ombrelloni con tenda laterale caratteristici della Grande Plage du Biarritz.
Io e la mia piccola ❤️
Sulla Grande Plage, a metà pomeriggio passa un ragazzo con la vendita di bomboloni farciti con nutella o marmellata...la mia rovina, uno al giorno come la mela :))) ma poi perché privarsene dico io!!!
Merita sicuramente una visita il Museo del Mare, a fianco al Porto Vecchio. Oltre a tantissime varietà di pesci e molluschi, c'è una grande vasca con foche, squali, murene e quindi tutta la mattinata se ne vola via.
Sopra un bel polpo .
Se andate a Biarritz non dimenticate il giubbino in pelle, sarà prezioso in certe giornate uggiose.
Un buon ristorante, direi il migliore per mangiare pesce è Chez Albert, al porto vecchio mais reservez vostre table!!! è sempre pienissimo, ma che bontà!
dietro la casa, si sviluppa la Plage du Cote Basque, dedicata ai surfisti.
Biarritz 2015!!! Qui indosso il costume di Yamamay capsule Portofino.
Come in una vera spiaggia californiana anche a Biarritz non mancano i baywatch!!! Solo che qua ti soccorrono con la tavola da surf! Che spettacolo, mi hanno dato l'impressione di essere estremamente professionali e ogni pomeriggio altri colleghi provvedono ad avvisare tutti i bagnanti sulla salita della marea e che dunque è bene fare attenzione e tirarsi indietro con i teli.
In questi cartelli si scopre anche il significato del colore delle bandiere posizionate in spiaggia!
Panorama da Rocher de la Vierge, scoglio della Vergine.
Blazer lungo in cotone, acquistato in urgenza da Zara a Bilbao...non avevo previsto tutto questo freddo prima dipartire !!! Qui è perfetto con i saldali gold, minigonna in pelle nera e camicia stampa leo. Borsa Sara Battaglia.
A Biarritz altra tappa obbligata è il negozio South West (sulla via del Casinò) , qui si trova tutto logato Biarritz quindi è l'occasione per comprare qualcosa di tipico! io visto il clima comprerò una felpa :)
Qui a Biarritz mi sono trasformata in sportiva molto casual...in effetti nessuno qui è troppo elegante, prevale il mood sportivo, del resto son tutti surfisti :)
Sfoggio anche le mie nuove espadrillas che diversamente dalle solite che si trovano in giro sono in velluto rosso con suola rivestita in cuoio per renderle un po' più prestigiose e meno da spiaggia.
Espadrillas Sandro-Paris.
Le espadrillas a Biarritz sono caratteristiche, le vendono anche al mercato delle Halles e nei negozi di artigianato e sono tutte colorate, devo ammettere che sono davvero carine.
Il primo giorno a Biarritz, a circa 20 metri dall'hotel su via Gambetta 9 , la mia attenzione è stata attirata dal negozio di Delphine Pariente, tanti gioielli tutti personalizzati con varie scritte e appena ho visto questo bracciale con la frase del Piccolo Principe, non ho esitato! "L'essentiel est invisible pour le yeux".
Nei giorni successivi non ho resistito e ho aggiunto un anello con la scritta
"Bonne Etoile" e una catenina con l'incisione "L'important c'est d'aimer".
Happy family sul trenino turistico immancabile !!! Si sale al Casinò oppure al museo del mare. Plage du cote Basque
Sullo sfondo il ponte che collega le Rocher de Vierge (scoglio della Vergine)
Villa Belza al tramonto
Il tramonto dal Port Vieux
Bonjour Biarritz!
Tout le monde fait Surf! Piccoli surfisti crescono ...
Sono le 22,30 del 15 agosto e a Biarritz da ben tre punti diversi vengono sparati i fuochi d'artificio più belli della costa basca; non sono come quelli di Cannes (insuperabili fino ad ora) , lo devo ammettere, ma hanno comunque un buon secondo posto fra tutti quelli visti in 36 anni . Esprimete un desiderio, qui a Biarritz è possibile... La vacanza si conclude a Bordeaux, tappa d'inizio e di fine dunque.
Rue S. Catherine a Bordeaux, uno dei corsi principali con vari negozi su ambo i lati che si conclude nella piazza dell'Opera di Bordeaux con il Grand Teatre.
Rimango affascinata per i servizi che si notano in città come la metro di superficie perfettamente integrata nel tessuto storico che lambisce il centro. Inoltre vi sono ben due chiese che fanno parte del percorso lungo il cammino di Santiago de Compostela , in particolare la Chiesa di St. Michel e la Cathedrale di St. Andrè, esempi di romanico rivisitato in epoca gotica con vetrate colorate inestimabili. Cathedrale di St. Andrè.
La vista del Pont de Pierre sulla Garonne.
Miroir D'eau, di fronte a Piazza della Borsa in affaccio sulla Garonne.
Grand Theatre
Non mi resta che dire à Bientot ... |
Stefyfashion tra gusto, moda e arte... bravissima e che bel viaggio! Mi hai fatto venire voglia di andarci…
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