domenica 29 maggio 2016

A Roma per il bacio più lungo...in LE PARC


E' giovedì e mi fissano una docenza a Roma per la settimana successiva, controllo l'agenda e sono libera ma ciò che mi scatta subito in mente è l'ultima recita di LE PARC, fissata proprio per l'11 maggio al Teatro dell'Opera di Roma a cui avevo già fatto un pensiero ma che visto gli innumerevoli impegni del periodo avevo lasciato in stand by.
Come dico io, sono segnali che non si possono lasciare correre e quindi la sequenza è rapida; mi precipito sul sito del teatro e con stupore  trovo ancora posto in seconda fila centrale, in fondo il boom ci sarà  la domenica in occasione della festa della mamma e anche a Roma il mercoledì sera evidentemente in pochi sceglieranno il teatro. Per me invece è un'ottima occasione e felice attendo la giornata della recita.

 Prima di andare a teatro acquisto dei fiori per Eleonora  Abbagnato e scatto una foto in ascensore!

 
Davanti al teatro in attesa della mia amica inganno il tempo con altre foto.
Per l'occasione indosso un abito nero, elegante nella sua semplicità con doppia gonna e fiocco centrale che abbraccia il punto vita. Una pochette Braccialini , saldalo Dolce e Gabbana, decorazione al collo in petali di pelle rossa e gioielli Swarovski.

 
 Il teatro dell'Opera di Roma nella sua maestosità.



 
Io e Marina prima del balletto.

Da tempo sentivo parlare di questo capolavoro su coreografia di Angelin Preljocaj e musica di Mozart in cui il coreografo sapientemente rivisita l'arte di amare del XVII e XVIII secolo . I 140 minuti di spettacolo si aprono con una passeggiata in un giardino francese in cui 4 giardinieri sono testimoni dell'incontro morigerato fra un timido giovane e una dama in cerca di stimoli eccitanti. Si susseguono danze e giochi all'aperto che coinvolgono un gruppo di uomini e donne che si osservano, si sfidano, e giocano a conquistarsi con gesti di seduzione e capricci mondani.

Nei tre atti Le Parc percorre un itinerario che può seguire qualsiasi donna presa dalla passione che inizialmente si diverte e gioca nel ruolo a due, che poi si difende all'affacciarsi di un tenero sentimento , resistendo accanitamente poi, in modo sempre più debole, e infine abbandonandosi .
Ogni dettaglio nell'epoca in cui viene a rappresentarsi la scena ha significato; il colore di un fiore sfoggiato sul corpetto dell'amata, un breve sguardo furtivamente carpito, risuona quanto un sasso lanciato in fondo ad un pozzo e nulla è lasciato al caso.



Primo atto, il giardino in cui uomini e donne si sfidano e giocano a conquistarsi.
 


Nel secondo atto, rispetto al primo in cui i corpi nemmeno si sfiorano, cominciano a toccarsi, abbozzano uno stesso passo e finiscono con dei portés da cui irradia un piacere condiviso.
 
Eleonora Abbagnato, che già in passato avevo avuto modo di conoscere artisticamente, è davvero notevole, una dea leggiadra, impeccabile che si lascia travolgere man mano dall'amore per il giovane interpretato da Stephane Bullion, étoile dell'Opera di Parigi.





Nel terzo atto la coppia è ormai formata e l'intimità diventa una vera fusione. L'abbandono dell'ultima resistenza dà luogo ad un conclusivo pas de deux di estrema delicatezza in cui gli amanti si scambiano un lungo bacio, il più lungo della storia del balletto  mentre i corpi girano vorticosamente in una comunione totale.



Il bacio più lungo - LE PARC



Eleonora Abbagnato e Stephane Bullion ai saluti finali sotto gli applausi scroscianti del pubblico.


All'uscita artisti io e la mia amica Marina, attendiamo Eleonora e Stephane che non si fanno attendere troppo. Eleonora è sempre disponibile e trovo che sia una donna fantastica per quello che negli anni è riuscita a realizzare non solo artisticamente ma anche nella vita privata. Una vita di tanti successi fin da giovanissima e una famiglia splendida che spesso la segue durante gli spettacoli .

 Io ed Eleonora che si presta per questa foto e un autografo!
Poche donne come lei riuniscono la bellezza, la bravura e la gentilezza.
 
 
 
Prima di lasciare Roma...
...una tappa doverosa alla fontana di Trevi perché lo scorso anno era  in restauro e non mi fu possibile godere appieno della sua maestosità. Vi consiglio poi di fare una passeggiata lungo la via Margutta, in pieno centro dietro a Piazza di Spagna, una via divenuta celebre dopo il film Vacanze Romane, che diventa residenza di personaggi noti come il regista Federico Fellini e le attrici Giulietta Masina e Anna Magnani e il pittore Giorgio De Chirico.
 Uno scorcio di Via Margutta, una passeggiata in mezzo al verde, all'odore dei gelsomini e glicini e alla memoria di quanti personaggi illustri  hanno calcato questi ciottoli
Una targa commemorativa dedicata a Giulietta Masina e Federico Fellini che vissero al civico 110/113 di via Margutta.
 
 
 
 

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